Un tempo l’hacker veniva visto come il cattivo, come colui che dall’alto delle proprie conoscenze informatiche avrebbe potuto scatenare una guerra mondiale, lanciare missili intercontinentali, rubare soldi da conti correnti e commettere ogni genere di crimine informatico per un proprio tornaconto.
Ma non tutti erano così, non tutti sono così, almeno non sempre.
Molti di voi avranno sentito parlare di Anonymous, un gruppo di hacker originari di varie parti del mondo per le loro azioni non molto tempo fa.
Ma questa volta pare che si siano travestiti da “poliziotti” e si siano tuffati nella Dark Net, il lato oscuro del web.
Il loro obiettivo, questa volta, non è ottenere un riconoscimento per un’azione eclatante o “potere”, informaticamente parlando, bensì qualcosa di più alto a livello prettamente umano: cacciare i pedofili.
La loro prima vittima è stato il sito Lolita City, un punto di ritrovo per pedofili; un membro del team ha ammesso di puntare al loro forum da molto tempo.
L’intento, ovviamente, è quello di mandare offline il sito e il forum evitando, in questo modo, che i normali frequentatori abbiamo possibilità di acquistare o scambiare materiale illecito.
Secondo Arson, uno dei membri di Anonymous, il numero di siti che che il gruppo è già riuscito a mandare offline si aggira intorno alle 40 unità.
Durante le loro azioni sono stati in grado di raccogliere dati di oltre 1.500 utenti. Li hanno poi presentati alle autorità americane con l’intento di far perseguire gli intestatari degli account.
Ma la lotta richiede un notevole dispendio di risorse in termini di menti e finanze.
E per questo il gruppo ha deciso di uscire allo scoperto facendo luce su questa loro “missione”.
La speranza è che qualcuno possa unirsi a loro nel condurre la guerra che hanno dichiarato con l’operazione OpDarkNet.