Ariston Margherita – Spot 1988, 1989

Ariston crea uno spot nel 1988 (con una seconda versione nel 1989) che rimarrà nella memoria degli italiani. La musica è inconfondibile e l’immagine è estremamente curata. In più c’è “Margherita, la lavatrice con un nome di donna”: lo slogan inventato da Andrea Concato.

 

Ariston spot Margherita Snella – 1988

“Lo sapevi? Margherita Snella è meno profusa e sta dappertutto senza ridurre la quantità di carico. Non è un segreto: Margherita Snella ti è amica. Margherita, la lavatrice con un nome di donna è Ariston”.

Esiste una versione da 30 secondi con immagini di vita quotidiana, animali, coppie innamorate, la nascita di un figlio, una bambina che torna da scuola, una giovane donna che lavora in ufficio.

“Margherita è come te: semplice. Perché per te tutte le cose sono perfette quando sono semplici, sicure. Perché il tuo mondo è fatto di certezze, in ogni scelta, in ogni gesto. Margherita, la lavatrice con un nome di donna”.

 

 

Ariston spot Margherita – Mulinello – 1989

“Alla tua sensibilità di donna Ariston dedica una piccola grande rivoluzione: è Mulinello, il nuovo sistema di lavaggio con caduta a cascata per trattare con amore anche i tuoi capi più fini. Margherita mulinello: la lavatrice che lavora come le mani di una donna è una nuova idea Ariston”.

 

 

La canzone dello spot Ariston

Il pezzo è l’immortale Limelight scritta da Alan Parsons e Eric Woolfson (The Alan Parsons Project) nel 1984 e poi inserita nell’album Stereotomy del 1985. È dedicata a Charlie Chaplin e la versione ufficiale del brano è cantata da Gary Brooker dei Procol Harum.

I can see the glow of a distant sun
I can feel it inside
Maybe this day could be the one

I can hear the roar of a distant crowd
They are waiting for me
Calling my name
Shouting out loud

Holding on isn’t always easy
I ain’t gonna change my mind

Limelight you were all I ever wanted since it all began
Shining on me telling the world who I am
Limelight don’t let me slip right through your fingers
There’s a long way to fall
After all the years of waiting I’m gonna show them all

I can see the world in a different light
Now it’s easy to say
Where I went wrong
What I did right

I can hear the beat of a different drum
Take it all in my stride
Hold my head high
Second to none

Holding on wasn’t always easy
Nothing can change my mind

After all the years of waiting I’m gonna show them all
Maybe the role’s not easy, maybe the prize is small
After all the years of waiting I’m gonna show them all

 

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Lamberto Salucco

(Firenze, 1972) – Sono un consulente informatico (ma laureato in Lettere Moderne), mi occupo di marketing (ma solo digitale), social media (ma non tutti), editoria (ma non cartacea), musica (ma detesto il reggae), formazione (ma non scolastica), fake news (ma non sono un giornalista), programmazione (ma solo Python), siti web (ma solo con CMS), sviluppo app (ma solo iOS e Android), bias cognitivi (ma non sono uno psicologo), intelligence informatica (ma solo OSINT), grafica 3D (ma niente CAD), grafica 2D (ma niente Illustrator), Office Automation (ma non mi piace Access).