Facebook, il più grande social network del mondo, sta approntando un nuovo data center in Europa esattamente a Lulea nel nord della Svezia. Questo porterà innumerevoli benefici e non solo allo stesso Facebook.
Un colosso come Facebook necessita di data center enormi, in termini di potenza di calcolo; deve gestire i milioni di accessi e l’immane quantità di dati raccolti. Questo comporta un enorme assorbimento di energia elettrica con conseguente aumento delle emissioni di CO2; inoltre la principale fonte da cui il network attinge è costituita da centrali elettriche alimentate a carbone.
Greepeace, in un passato non troppo lontano aveva mosso, proprio nei confronti di Zuckerberg, accuse secondo le quali Facebook era un’enorme fonte di inquinamento. Tali accuse non sono rimaste inascoltate.
Da qualche tempo, infatti, sono iniziati a Lulea i lavori per la costruzione del nuovo data center europeo. Data la collocazione geografica, porterà notevoli vantaggi economici alla società. Da un lato troviamo un fabbisogno energetico che potrà essere soddisfatto attingendo a fonti di energia rinnovabile; dall’altro un clima freddo che aiuterà nel raffreddamento della struttura in modo passivo.
Pare che sarà sufficiente un sistema ad aria convogliata al posto di un enorme impianto di condizionamento. Questo porterà a un minor assorbimento energetico e a una minore immissione di calore nell’aria; se un apparato produce freddo da un lato dovrà produrre calore dall’altro.
Facebook non è la sola, però, ad essersi rivolta a fonti alternative; Google per esempio utilizza l’acqua del mare Artico per il raffreddamento delle apparecchiature mentre Apple sta allestendo pannelli solari su una superficie di circa 170 acri che dovrebbero, in grande parte, produrre energia per i server iCloud.
Queste soluzioni non sono molto convenienti a breve termine, richiedendo ingenti investimenti iniziali. Ma nel lungo periodo avranno un impatto più che positivo per le società e, soprattutto, per l’ambiente circostante.
Un plauso a chi si dimostra lungimirante e con un grande interesse per la cura della Terra.