Oggi scrivo un brevissimo post per parlare della schizofrenia di Poste Italiane. Non è per cattiveria, eh? Io lo so che questi tizi si impegnano, specialmente quelli che lavorano agli sportelli e che stanno al pubblico per molte ore, ciucciandosi richieste folli e la maleducazione degli utenti. Non dev’essere un lavoro per nulla facile, io credo che sbarellerei dopo mezz’ora e mi comprometterei: gente che salta la coda, gente che pretende cose assurde, maleducazione, arroganza, frustrazione, ignoranza etc.
Giuro che non è un articolo contro i dipendenti di Poste Italiane, al limite potrebbe essere contro qualche dirigente che ha deciso le procedure di ricarica della Postepay. Perché i lavoratori normali si beccano gli improperi dei cittadini ma in realtà questo accade solo perché non posso andare a prendere per il collo il tizio ben pagato che non monitora ciò che dovrebbe monitorare.
Comunque, date un’occhiata qui e trovate le differenze!
PROCEDURA POSTE ITALIANE N°1: Per ricaricare una Postepay dal bancomat:
- Tu vai allo sportello automatico che sta fuori dall’ufficio, per strada e inserisci la carta Bancoposta
- A quel punto ovviamente devi digitare il codice segreto
- Fatto ciò, digiti l’importo che vuoi caricare sulla Postepay e il numero della tua carta.
FINE DELLA PROCEDURA. Te ne torni a casa.
———–
PROCEDURA POSTE ITALIANE N°2 – Per ricaricare una Postepay allo sportello:
- Fai la coda
- Quando sta a te finalmente vai allo sportello e consegni un documento d’identità che deve necessariamente essere con fotografia
- Consegni la tessera del Codice Fiscale
- Inserisci la carta Bancoposta
- Digiti il codice segreto
- Fai un’illeggibile e inutile firmaccia su un cacchio di pseudotablettino
FINE.
Perché cacchio devo fare tutto questo casino quando sono davanti a un dipendente di Poste Italiane mentre la procedura dallo sportello automatico è mille volte più semplice e rapida? Guarda che non ha alcun senso, ci ho pensato tanto ma è davvero stupida.