Ore 11:40, piazza Beccaria: oggi prendere un caffè col mio amico Filippo al Goal Bar non è stata una cosa facile e nemmeno piacevole.
Alle 11:40 (!!!) tutti i tavoli sono già apparecchiati per il pranzo e la scelta è o stare in piedi o gli sgabelli al secondo banco.
Già questa mi pare una cosa poco intelligente ma optiamo per gli sgabelli e prendiamo due caffè.
Accanto a noi ci sono altri due clienti. Dopo venti minuti una cameriera invita noi e le altre due persone a uscire dal bar perché devono apparecchiare anche lì per il pranzo.
Nel bar non c’è nessuno, i tavoli apparecchiati sono vuoti.
Imbarazzante.
Commentiamo fra noi che ci pare una cosa folle e un’altra cameriera si lamenta del fatto che ci siamo lamentati.
Caro Goal Bar, impara a lavorare: non mi vedrai mai più.
Edit del 2024
Anche qui voglio tornare sull’argomento dopo quasi 10 anni perché in genere si cambia idea, le posizioni si ammorbidiscono e ti stupisci del fatto che ti sei arrabbiato per nulla. Ecco, no, un tubo. Rileggo questa cosa e forse dopo tutto questo tempo mi fa ancora più incazzare. Sarà perché sono ulteriormente invecchiato? Sarà perché il personale di quel bar non è mai stato particolarmente simpatico? Non ne ho idea ma sono sicuro che se oggi mi succedesse la stessa situazione mi arrabbierei di nuovo. Io lo capisco che avete tante spese e lo capisco che il margine di guadagno non è molto cresciuto, specialmente in questi ultimi anni. Capisco anche che lavorare al pubblico non dev’essere facile e che magari state solo eseguendo un ordine della direzione. Però io sono un cliente, sto prendendo un caffè in un bar alle 11:40 di mattina e tu mi stai buttando fuori per cercare di beccare un coperto in più a pranzo. Non sei molto furbo, fattelo dire. Nel frattempo la gestione è cambiata, il nome è cambiato, spero che anche il cervello di chi ci lavora sia cambiato.