Google drive in dirittura di arrivo?

Le speculazioni hanno trovato un campo fertile in questi ultimi mesi data anche la mancanza in casa Google di un servizio simile. Nonostante altri blasonati servizi fossero da tempo impegnati nella fornitura di storage online con sempre maggiori dimensioni ed utilities collegate Google ne è sempre rimasto fuori, almeno fino a questo momento.

In un altro nostro articolo infatti avevamo analizzato il servizio SkyDrive di MicroSoft e DropBox, apprezzandone le qualità e criticandone i lati negativi; all’interno della guerra per gli spazi in the cloud però Google è sempre rimasta in disparte.

Ha lasciato che ognuno proponesse la propria fornitura alle condizioni più vantaggiose, chi dal lato tecnico chi dal lato economico.

Molti di noi hanno avuto modo di apprezzare SkyDrive con i suoi imponenti 25GB messi a disposizione a titolo completamente gratuito; altrettanti apprezzerano DropBox che, sebbene offra spazi nettamente inferiori, si integra alla perfezione con Android. Per non parlare di Box, Amazon, LiveDrive, Adrive, Ubuntu One.

E Google? Sebbene con qualche stratagemma fosse sempre possibile utilizzare i servizi come una sorta di cloud storage, in realtà la loro tipologia ha sempre reso questo tipo di utilizzo molto difficoltoso; inoltre il mero GigaByte messo a disposizione di Google Documenti in molte occasioni si è dimostrato uno spazio troppo angusto; almeno per lo stoccaggio di grosse quantità di dati. La soluzione è stata per alcuni utilizzare un’etichetta di GMail per memorizzare messaggi con allegato il file da salvare; ma questo trascende dal concetto di Cloud Storing.

Finalmente le cose cambieranno a breve, tanto a breve che il logo per il servizio di Google Drive è già pronto. Ed alcuni account di Google Documenti hanno già subito modifiche per adattarsi al nuovo approccio alla piattaforma.

Quel che rimane da vedere è lo spazio che Big G metterà a disposizione e ci auguriamo che vada ben oltre il gigabyte di Picasa e quello di Documenti essendo divenute dimensioni ormai “ridicole” per un servizio di stoccaggio dati serio.

Quello che avverrà sarà una totale convergenza di servizi tra PC e smartphone passando dai tablet, divenuti oramai oggetti di uso quotidiano. Sarà quindi possibile passare dal pc al tablet in totale trasparenza avendo la certezza di avere sempre con sè dati e documenti aggiornati; magari una sincronizzazione offline di determinate cartelle la benvenuta, ma intanto vediamo quale altro gioiellino riusciranno a regalarci da Mountain View.

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Lamberto Salucco

(Firenze, 1972) – Sono un consulente informatico (ma laureato in Lettere Moderne), mi occupo di marketing (ma solo digitale), social media (ma non tutti), editoria (ma non cartacea), musica (ma detesto il reggae), formazione (ma non scolastica), fake news (ma non sono un giornalista), programmazione (ma solo Python), siti web (ma solo con CMS), sviluppo app (ma solo iOS e Android), bias cognitivi (ma non sono uno psicologo), intelligence informatica (ma solo OSINT), grafica 3D (ma niente CAD), grafica 2D (ma niente Illustrator), Office Automation (ma non mi piace Access).