Pareri e Pensieri vi presenta oggi Nathalie Chaineux, imprenditrice belga (ma ormai toscanissima) e appassionata di giochi da tavolo. Dopo numerosi giochi di successo con la sua “Giochi Briosi” (www.giochibriosi.it), ci parla ora della sua storia e del prossimo gioco dedicato agli appassionati di vino, in uscita fra un mese.
PP: Diamo il benvenuto a Nathalie Chaineux. Vuoi raccontarci da dove è venuta l’idea di mettere su un’azienda che produce giochi?
NC: All’inizio, non pensavo nemmeno di riuscire a mettere su l’azienda. Ho creato il primo gioco su Firenze nel 1992 ed è rimasto allo stato di prototipo per giocare con gli amici. L’idea mi è venuta perché trovavo che mancasse un prodotto culturale e divertente da regalare in alternativa ai libri su Firenze e la Toscana che erano costosissimi nelle edizioni di lusso o di qualità insoddisfacente nella fascia di prezzo bassa. Un alternativa anche per i turisti di regalare qualcosa di diverso dal paio di guanti o la pashmina.
PP: Siete in controtendenza rispetto alla maggior parte dei produttori che oggi si dedicano principalmente ad applicazioni e software.
NC: È vero solo in parte. Il mercato dei giochi da tavolo in Italia si è sviluppato tardi in confronto del Nord Europa, ragione per cui era difficile mettere su l’azienda negli anni ’90. E anche quando ho prodotto il primo gioco nel 2002, la cosa non era semplice. Oggi, nonostante la supremazia del digitale, il gioco da tavolo ha un pubblico molto ampio e anche di fasce di età insospettabile!
PP: Avete scelto di produrre un gioco come “I Toscanacci”. Puoi parlarcene?
NC: “I Toscanacci” è stato il primo gioco della collana di Giochi Briosi, che all’epoca, si chiamava Rebus Project. Lo abbiamo prodotto nel 2002 e abbiamo deciso di stampare 5.000 copie ma non riuscivamo a trovare distributori per il prodotto. Non lo lavoravano a dovere o peggio lo copiavano! Abbiamo deciso di promuoverlo tramite i mercati dell’artigianato e dell’ingegno in tutta la Toscana dal 2005. È stato difficile e faticoso ma abbiamo incontrato delle persone eccezionali e raggiunto lo scopo: in 3 anni, abbiamo venduto 15.000 copie del gioco e abbiamo trovato 280 punti vendita in tutta la Toscana.
PP: Avete in catalogo anche un gioco di ispirazione religiosa, vero?
NC: Sì, nonostante Nathalie Chaineux sia atea! Ho realizzato un gioco sulla Vita di Cristo che è distribuito dalla San Paolo. Nel 2008, dopo l’ennesima arrabbiatura a una cena “politicamente corretta” dove mi sono trovata (io atea) ancora una volta a prendere la difesa del cristianesimo, ho pensato che forse era il caso di fare un gioco che parlava della vita di Gesù. Semplicemente per ricordare a tutti, credenti o meno, che la nostra cultura è cristiana. Infatti il gioco s’interessa alla vita di Gesù in quanto uomo e parla della sua vita “umana”. Quindi, si scopre nel gioco il suo percorso di vita, ma anche le abitudini della vita di tutti giorni: cosa mangiava, come si vestiva, quali animali si incontravano ai quei tempi ecc…
PP: Quali sono i prossimi progetti in cantiere?
NC: Fra un mese, uscirà il gioco del Chianti Classico, primo gioco di una nuova collana dedicata al vino. Questo prodotto, come tutti i nostri giochi, risponde al nostro motto: Conoscere Divertendosi. Nonostante la materia specifica, risulta di facile accesso e divertente: non è un gioco per esperti enologi, ma per chiunque sia appassionato di vini! Potete scoprire la storia di questo meraviglioso territorio e delle sue fattorie, i proverbi che parlano di vino, gli strumenti necessari alla sua produzione e degustazione, ma anche ‘pappa ciccia & vino’, che non mancano mai nei nostri giochi! È stato realizzato grazie alla collaborazione delle aziende del Consorzio del Chianti Classico e grazie alla grande disponibilità del Consorzio stesso. Ne approfitto per ringraziare tutti.
LS