Non sono stato soddisfatto dell’acquisto fin dai primi giorni pur essendo un ex-possessore di un single core. Questo per i motivi che tante volte ho esposto con commenti su Facebook o tweet vari.
La fortuna di noi possessori di LG Optimus Dual risiede nella grande community di sviluppatori di rom con il grande Cyanogen in testa.
La sua rom giunta alla release candidate 7.2 può regalare una nuova vita al nostro Dual, ma alcuni parametri devono essere modificati.
Se devo essere sincero il mio terminale è appesantito da ben 110 applicazioni installate alcune delle quali necessitano di servizi attivi al boot, ma avere un’interfaccia che soffre di lag spesso pesanti mi infastidisce.
Scorrendo così tra le varie impostazioni della Cyanogen Mod ho trovato un paio di parametri che possono aiutare lo smartphone ad essere più fluido e reattivo, mantenendo le animazioni e le transizioni attive.
Entriamo nel menu impostazioni del telefono e scegliamo la voce Cyanogen Mod, quindi scorriamo la lista fino alla voce Performance e scegliamola. Al messaggio di WARNING rispondiamo con OK. La prima voce da modificare è la compcache che già ad un valore del 10% regala ottime soddisfazioni, ma 18% è consigliato.
Abilitiamo il JIT, se non fosse già attivo, disabilitiamo il dithering e abilitiamo la trasparenza a 16bit. La scrolling cache dobbiamo lasciarla su default mentre scegliamo di recuperare la memoria bitmap. Forziamo la home in memoria e le dimensioni della heapVM dobbiamo impostarle su 48MB.
Le impostazioni CPU, la prima voce che avrete trovato sotto performance, non possono essere modificate a meno che non installiate un kernel che permetta l’overclock.
Nel mio caso rimane quindi non modificabile.
Adesso dovete riavviare il dispositivo per rendere effettive le modifiche.
Ma cosa significano tutte le voci che abbiamo modificato poco sopra? Vediamolo insieme con una breve disamina:
CompCache: attivandola andiamo ad impostare una parte della ram come fosse una partizione di swap compressa. In questo modo aumentiamo le prestazioni nel momento in cui la cache venga scritta qui piuttosto che sulla memoria sd del dispositivo. Sebbene nella maggior parte dei casi la sua attivazione possa portare ad un degrado delle prestazioni, probabilmente il Tegra2 dell’ Optimus Dual sopperisce al deficit regalandoci qualche cavallo in più. Anche il battery drain lamentato dalla maggior parte degli utenti non risulta particolarmente incisivo, o almeno non tanto da preferirne la disattivazione.
Compilatore JIT: la compilazione “Just In Time” consiste nel tradurre in codice macchina un linguaggio di programmazione intermedio detto bytecode. Il vantaggio di questo linguaggio risiede nella portabilità potendo essere adattato ad una miriade di piattaforme senza alcuna modifica. La fase di compilazione JIT lo traduce poi in codice macchina che risulta molto più veloce di altri linguaggi. L’operazione avviene solo in caso di necessità, lasciando quindi la fase di compilazione in stallo in caso non ci siano task da eseguire.
Dithering e Trasparenza 16bit: sebbene possa sembrare strano, il dithering disattivato non pare influire sull’uso quotidiano dello smartphone in termini di qualità, mentre evitiamo il caricamento e l’applicazione dell’algoritmo relativo. Con la trasparenza a 16bit, invece, lasciamo che la sezione video debba lavorare su “immagini” più piccole durante l’uso dell’interfaccia. Questo perché maggiore è la profondità in bit di un’immagine, maggiori saranno le sue dimensioni. Questo si traduce in un framebuffer più appesantito e le prestazioni degradano.
Recupera memoria bitmap: questo permette di liberare la memoria appena la bitmap non sia visibile ma rallenta molto lo scrolling in quanto l’immagine, seppur piccola, deve essere ricaricata.
Forza Home in memoria: questo impedisce che si uccida (kill) il processo della home di Android per liberare ram. Alla pressione del tasto home l’interfaccia del launcher dovrebbe essere ricaricata completamente. Sebbene rischi di rubare una discreta fetta di ram, consiglio di tenere l’impostazione attiva.
Memoria HeapVM: è la quantità di memoria da dedicare alla virtual machine java. Più ne ha meglio è ma questo si traduce in un minor quantitativo di ram a disposizione del sistema operativo.