L’insostenibile abuso del Comic Sans MS

Correva l’anno 1994 e il signor Vincent Connare, designer di chiara fama assunto alla Microsoft, decise che era l’ora di cambiare qualcosa nello statico mondo dei font.

Inventò quindi il Trebuchet e il famigerato Comic Sans MS (“sans” significa sans-serif ovvero senza grazie, i tratti terminali mentre “MS” sta per Microsoft).

Il signor Connare non ha sparato a nessuno, non ha dirottato un aereo, non ha spacciato sostanze stupefacenti davanti a una scuola elementare. Egli ha solamente creato un font.

In tutta onestà mi pare bruttino sotto ogni punto di vista ma non è questo il problema.

Come accade praticamente sempre la parte negativa non risiede nell’oggetto in sé ma nell’utilizzo che ne viene fatto.

“Comic” significa fumetto e in quell’ambito funziona abbastanza bene anche se non è certamente la soluzione ottimale.

In altri contesti il risultato è assolutamente imbarazzante e comunica incompetenza, mancanza di serietà e un senso estetico infantile.

 

Qualche drammatico esempio:

  • L’inserto estivo 2011 de “La Nazione” era interamente scritto in Comic
  • Un avviso di comparizione dai Carabinieri
  • Menu di ristoranti
  • Avvisi negli ospedali, uffici, chiese, università
  • Contratti, preventivi, circolari aziendali e non
  • Pubblicità e insegne luminose
  • Annunci mortuari

La lista potrebbe continuare all’infinito.

Ho visto coi miei occhi un bando dell’ordine dei giornalisti (mio il minuscolo) scritto in Comic Sans; cose come questa mi consentono di continuare a pensare male dei giornalisti senza provare alcun senso di colpa.

Essendo un insegnante provo da anni a far ragionare le persone sull’uso/abuso di questo font ma non è sempre semplice.

Lo zoccolo duro in genere è composto da donne tra i 20 e i 50 anni di media cultura che lavorano in ufficio.

Spesso queste persone non sanno di danneggiare l’immagine della propria azienda facendo circolare documenti scritti con questo font.

 

Il sito https://comicsanscriminal.com/ riporta gli unici casi in cui è lecito utilizzare il Comic:

  1. Quando si scrive a bambini sotto gli 11 anni
  2. Se si sta lavorando a un fumetto
  3. Quando si scrive per un pubblico dislessico (è stato dimostrato che per i dislessici il Comic è più facile da leggere).

 

Concludo con una frase dello stesso Connare che mi pare intelligente: “If you love it you don’t know much about typography. If you hate it you really don’t know much about typography either and you should get another hobby.

 

 

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Lamberto Salucco

(Firenze, 1972) – Sono un consulente informatico (ma laureato in Lettere Moderne), mi occupo di marketing (ma solo digitale), social media (ma non tutti), editoria (ma non cartacea), musica (ma detesto il reggae), formazione (ma non scolastica), fake news (ma non sono un giornalista), programmazione (ma solo Python), siti web (ma solo con CMS), sviluppo app (ma solo iOS e Android), bias cognitivi (ma non sono uno psicologo), intelligence informatica (ma solo OSINT), grafica 3D (ma niente CAD), grafica 2D (ma niente Illustrator), Office Automation (ma non mi piace Access).