FUNZIONI DI TESTO
E anche qui mi diverto: le funzioni di testo mi piacciono molto sebbene sia stato uno degli ambiti di Excel che ho approfondito più tardi.
Prenderò come cavia il codice fiscale inesistente di una persona (spero almeno che lo sia, mi scuso in anticipo se qualcuno dovesse riconoscere il proprio) e lo utilizzerò per presentare una serie di otto funzioni di testo che ritengo interessanti e utili. Mi riservo di approfondire questo tipo di funzioni nel secondo volume.
Il nostro “Mister X” si chiama Bubbi Pruppino ed è nato a San Godenzo (FI) il 27/01/1989. Il suo codice fiscale è: PRPBBB89A27H937R.
SINISTRA E DESTRA
Iniziamo con due funzioni molto semplici: servono per estrarre un certo numero di caratteri (partendo da sinistra o da destra) da una stringa di testo. La loro sintassi è uguale ed estremamente semplice, per comodità scriverò solo quella della funzione SINISTRA:
=SINISTRA(testo;[numeroCaratteri])
Nella cella B2 ho inserito =SINISTRA(A2;3) ed Excel estrae i primi tre caratteri dalla cella A2, partendo da sinistra. Il secondo argomento della funzione (che definisce quanti caratteri voglio estrarre) è facoltativo e, se non viene impostato, vale 1.
La cella C2 invece contiene la funzione =DESTRA(A2;2) e infatti estrae i primi due caratteri dalla cella A2, partendo da destra. Come per la funzione SINISTRA, se non fosse stato impostato il secondo argomento, sarebbe stato estratto solo un carattere.
STRINGA.ESTRAI
E se io volessi visualizzare, per esempio, solo le tre lettere che nel nostro codice fiscale rappresentano il nome, ovvero BBB dato che il nome è Bubbi? Dovrei dire a Excel di estrarre tre caratteri partendo da sinistra ma iniziando dal quarto carattere.
La funzione STRINGA.ESTRAI serve esattamente a questo: accetta tre argomenti (tutti obbligatori) e la sua sintassi è la seguente:
=STRINGA.ESTRAI(testo;inizio;num_caratt)
Nella cella B2 questa volta ho inserito, seguendo l’ordine corretto degli argomenti, questa funzione =STRINGA.ESTRAI(A2;4;3) per dire a Excel di estrarre tre caratteri a partire dal quarto dalla cella A2. Spero che il funzionamento sia sufficientemente chiaro.
LUNGHEZZA
Incredibilmente, la funzione LUNGHEZZA serve proprio a quello che stai pensando… Restituisce il numero di caratteri di una certa cella.
La sintassi prevede un solo argomento ovvero la cella di cui “contare il contenuto”. Nell’esempio dell’immagine sopra, la cella B2 contiene la seguente funzione:
=LUNGHEZZA(A2)
Questa funzione può tornare utile in molti casi complessi ma anche in situazioni banali tipo il controllo durante l’inserimento di contenuto con una determinata lunghezza (es: CAP).
MINUSC, MAIUSC, MAIUSC.INIZ
Parliamo adesso di tre funzioni molto semplici ma che possono risultare miracolose per gli utenti che gestiscono, per esempio, dati anagrafici.
La loro sintassi, come quella della funzione LUNGHEZZA, è quanto di più elementare si possa trovare in Excel: scriverò a titolo esemplificativo quella di MINUSC, giusto per completezza.
=MINUSC(testo)
La funzione MINUSC trasforma il testo contenuto nell’argomento in caratteri minuscoli, la MAIUSC lo trasforma in maiuscole, la funzione MAIUSC.INIZ lo trasforma in minuscole a eccezione delle iniziali che diventano maiuscole.
Ecco le funzioni inserite nelle celle:
- Nella cella B2 =MINUSC(A2)
- Nella cella C2 =MAIUSC(A2)
- Nella cella D2 =MAIUSC.INIZ(A2)
CONCATENAZIONE
L’ultima funzione di testo a cui vorrei accennare è la concatenazione: serve a unire il contenuto di due (o più) celle in una.
Ne abbiamo già parlato nel capitolo 04 ma lì mi ero limitato a utilizzare la “&” (e commerciale) per creare alcuni criteri. In effetti esiste una differenza davvero sostanziale fra l’uso della “&” e quello della funzione CONCATENA che voglio qui rapidamente illustrare. Per essere precisi, forse utilizzare la funzione invece della “&” è leggermente più elegante dal punto di vista della forma. Ma davvero, non cambia un tubonulla.
In questo caso, per unire i contenuti di A2 e B2 separati da uno spazio, nella cella C2 è stata inserita la funzione =CONCATENA(A2;“ ”;B2)
È necessario precisare che si sarebbe ottenuto lo stesso identico risultato digitando =A2&“ ”&B2
Terminato con le funzioni di testo. Per modo di dire, ovviamente. Come ho già accennato, anche nel prossimo manabile riserverò un capitolo per le funzioni di testo, quelle più avanzate. E adesso è il momento di una delle funzioni principali di Excel: Sua Maestà il Cerca Verticale.
Tratto da “Manabile Semiserio di Excel – Parte Prima per principianti“