Partiamo con una cosa molto semplice: vogliamo sapere quante città presenti nella tabella hanno un nome che inizia con la lettera “B”.
I caratteri jolly che normalmente vengono usati in questo tipo di ricerca sono due: l’asterisco e il punto interrogativo. Siamo nel mondo Microsoft (funziona perfettamente su MS Excel e anche su Libre Office ma non su OpenOffice) e si usano quindi le stesse tecniche della ricerca dei file in Windows.
Infatti l’asterisco “*” può sostituire n caratteri (0, 1, 5, 1000 etc) mentre il punto interrogativo “?” ne sostituisce solo uno.
Dicevamo che la nostra prima missione è sapere quante città iniziano con la lettera “B”. In questo caso la cosa importante è che il primo carattere sia una “B” ma ovviamente i restanti potrebbero essere zero come settanta, situazione perfetta per usare un asterisco. Ecco infatti cosa c’è scritto nella cella F2:
=CONTA.SE(A2:A12;”b*”)
Il risultato è quindi 3 perché trova Bergamo, Bari e Bologna.
Se invece volessimo sapere quante città della tabella hanno un nome composto da 6 cifre potremmo usare una serie di punti interrogativi come segnaposto per i caratteri.
L’utilizzo dei punti interrogativi per contare i caratteri non è molto frequente, generalmente si preferisce usare funzioni di testo specifiche come per esempio LUNGHEZZA. E in effetti non è per nulla una cattiva idea, anche considerando il fatto che la funzione LUNGHEZZA, a differenza dei punti interrogativi che sono più adatti ai testi, lavora bene anche in presenza di celle con contenuto numerico. Il mio punto di vista però è diverso: a me non interessa solo e unicamente conoscere ciò che è perfetto ma poter leggere e poter capire cosa c’è scritto in una cella. Saper fare una cosa in più modi espande il cervello e abitua la mente a risolvere un problema in modi più creativi.
Ma ho riperso il filo. Volevamo sapere quante città hanno il nome composto da sei caratteri. Ecco cosa c’è scritto adesso in F2:
=CONTA.SE(A2:A12;”??????”)
Excel trova Napoli, Milano, Torino e risponde 3: tutto ok.
È lapalissiano che se dovessi sostituire uno dei punti interrogativi con una lettera modificherei in modo importante la ricerca. Per esempio scrivendo la seguente funzione direi a Excel che voglio sapere quante città hanno il nome composto da sei caratteri e iniziano per “M”:
=CONTA.SE(A2:A12;”M?????”)
e così via, le combinazioni sono ovviamente infinite.
A onor del vero esiste anche un altro carattere jolly che però non è un carattere jolly ma che serve per usare i caratteri jolly come caratteri non jolly. Si tratta della tilde “~”.
Facciamo chiarezza: non è semplice cercare un asterisco se Excel lo considera un carattere particolare. La tilde fa esattamente questo, fa leggere a Excel l’asterisco o il punto esclamativo come se fossero caratteri normali.
In questo esempio vogliamo sapere quante città hanno l’asterisco in fondo al nome. Ma non possiamo usare l’asterisco se non con una tilde che ci aiuti a renderlo leggibile a Excel. Ecco quindi cosa ho scritto nella cella E2:
=CONTA.SE(A2:A12;”*~*”)
Bene, direi che le cose fondamentali su questo le abbiamo dette.
Tratto da “Manabile Semiserio di Excel – Parte Seconda per utenti bravini“
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