E dopo l’introduzione eccoci alla roba seria. Generalmente in aula presento un elenco di cinque elementi di sintassi che secondo me sono fondamentali e che dovrebbero essere conosciuti da tutti gli utenti: punto e virgola, due punti, dollaro, punto esclamativo, parentesi quadre.
Vediamo se riesco a farne una sintesi accettabile.
Punto e virgola “;” e due punti “:”
Qual è la differenza nell’utilizzo di questi due elementi quando si fa riferimento alle celle? La risposta è molto semplice: separando i nomi di due celle con il punto e virgola, si intendono le due singole celle.
Per esempio, se scrivo A1;B5 intendo la cella A1 e la cella B5. In MS Excel posso verificare quanto affermato scrivendo proprio A1;B5 nella Casella Nome (ovvero quello spazio in alto a sinistra che normalmente mostra il nome della cella selezionata) e premendo il tasto Invio.
Il risultato sarà proprio quello che ci si aspetta: Excel selezionerà sia la cella A1 sia la cella B5 ovvero un totale di due celle.
Nota bene: per una questione di interfaccia, potrebbe essere difficile notare l’ultima cella selezionata ma la cosa funziona, chiaramente anche con un numero di celle superiore a due.
Se invece nella Casella Nome scriviamo A1:B5 (cioè separando i nomi delle due celle con i due punti) MS Excel selezionerà tutte le celle comprese fra la cella A1 e la cella B5 includendo queste due ovvero un totale di dieci celle.
Nota bene: a differenza dell’esempio precedente con il punto e virgola, questo funziona anche su tutte le versioni di Calc.
Vediamo un’applicazione pratica: utilizzando queste sintassi in una banale funzione di SOMMA, i risultati sono ovviamente molto diversi:
- =SOMMA(A1;A5) darà come risultato 4 in quanto sommerà solo le celle A1 e A5
- =SOMMA(A1:A5) darà come risultato 10 in quanto sommerà le celle A1, A2, A3, A4, A5.
Righe e colonne intere
Esiste anche una sintassi particolare (che funziona in MS Excel ma piano piano anche in Libre Office e Fogli Google) e che serve per far riferimento a intere colonne o a intere righe.
Scrivendo =SOMMA(A:A) si sommeranno tutte le celle della colonna A. Con =SOMMA(1:1) si sommeranno tutte le celle della riga 1 e così via.
È anche possibile contemplare più colonne o righe. Per esempio scrivendo =SOMMA(A:B) si sommeranno tutte le celle della colonna A e della colonna B.
Errore di riferimento circolare
Già che siamo qui, voglio che facciate la conoscenza di uno degli errori più frequenti in Excel: il Riferimento Circolare (su Calc chiamato Err:522).
Questo errore compare quando si fa riferimento alla cella nella quale si sta scrivendo l’operazione da effettuare.
Nell’esempio precedente, sarebbe apparso scrivendo nella cella C6 la seguente funzione: =SOMMA(A1:C6).
Excel avrebbe quindi provato a eseguire il calcolo ma sarebbe entrato in un loop, segnalandolo con un avviso.
Su Calc l’errore è più facilmente visibile perché nella cella che lo ha generato rimane scritto “Err:522”, che è decisamente bruttino.
Quella carogna di Excel, invece, in conseguenza di questo errore si limita a visualizzare uno zero nella cella che contiene la formula/funzione incriminata (che ovviamente si mimetizza alla perfezione, specialmente in un foglio pieno zeppo di numeri) e lascia solo un minuscolo, invisibile, laconico “Riferimenti circolari:” seguito dal nome della cella che l’ha generato, nella Barra di stato.
Il rischio quindi è di scordarsi dopo pochi secondi dell’errore visualizzato, con conseguenze che potrebbero essere anche gravi.
Drammaticamente, qualora si crei un secondo Riferimento Circolare in un’altra cella, Excel non si scomoderà nemmeno a mostrare di nuovo l’avviso di errore: state attenti.
La prossima volta parliamo del dollaro.
Tratto da “Manabile Semiserio di Excel – Parte Prima per principianti“