Con queste poche righe vorrei mettere luce sull’errato utilizzo del termine “risoluto” al posto di “definito”.
Una persona può essere risoluta, un LCD no, soprattutto se si tratta di un display per smartphone.
Come potrebbe essere risoluto e non avvertire un senso di frustrazione davanti a pannelli di ben più grandi dimensioni?
Certamente, una persona frustrata non può essere risoluta, figuriamoci un LCD.
Il termine “risoluto” vede la propria etimologia nella parola latina resolutos, che altro non è se non il participio passato di resolvere. Un essere umano può esserlo nelle decisioni e per la convinzione che nutre in quel che fa, ma un LCD…
Definito, invece, che potrebbe comunque alla lontana vedere una vicinanza con “risoluzione” nel significato di “determinazione”. È il termine più corretto entrato a far parte del gergo tecnico in campo IT.
Treccani – risoluto
agg. [part. pass. di risolvere]. – 1. letter. raro. Sciolto, rilassato: le membra … Ch’or risolute, e dal calore aduste, Giacciono a sé medesme inutil peso (T. Tasso). 2. a. Di persona che ha fermamente deciso, ed è quindi pronta ad agire in un certo modo (sempre in funzione predicativa): sono r. a rompere ogni indugio, a farla finita, a tentare i metodi più rischiosi; si sentiva r. a tutto; sappiate dunque, e tenete per fermo che son r. di prima morire che far più nulla contro la sua santa legge (Manzoni); riferito alle facoltà spirituali o intellettuali: aveva l’animo r. a non sfuggire il pericolo; prov., r. pensier non vuol consiglio; con il senso di fermo, deciso, anche riferito agli atti: alza il martello, e dà un picchio r. (Manzoni). b. Di persona salda nelle sue convinzioni e nei suoi propositi, capace quindi di agire senza dubbî o incertezze: è un uomo r.; qui ci vuole un direttore più r.; riferito alle caratteristiche, alle azioni e all’atteggiamento: ha un carattere, un animo r.; aspetto, piglio, atto r.; con aria, espressione, voce r.; con una mossa r. si portò davanti all’avversario; poche parole ma chiare e risolute. c. In musica, didascalia musicale che prescrive un’esecuzione decisa ed energica. ◆ Avv. risolutaménte, con animo o atteggiamento risoluto, deciso, fermo e pronto: agire, affermare, rispondere, rifiutare, negare risolutamente; comandarle risolutamente e pregarla cordialmente che stesse zitta (Manzoni).
Treccani – definito
[agg. e s.m. Der. del part. pass. definitus del lat. definire “determinare fissando i limiti”] [ALG] Forma d. positiva e negativa: forma algebrica (cioè polinomio omogeneo in quante si vogliano variabili) che assume valori, rispettiv., sempre positivi oppure sempre negativi; se assume anche valori nulli, si ha una forma semidefinita, rispettiv. positiva o negativa; in contrapp., una forma indefinita è quella che assume valori sia positivi che negativi e nulli. Generalizzando, operatore d. positivo (o negativo) è un operatore A d. su uno spazio vettoriale V per il quale sia x‧Ax≥0 (≤0) si parla di operatore semidefinito positivo (negativo).
In botanica, ramificazione d. (o determinata), quella nella quale l’asse principale e gli assi successivi dopo un certo tratto arrestano il loro accrescimento in lunghezza per esaurimento dell’apice; questo esaurimento ha luogo o per disseccamento dell’apice o per la produzione di un fiore o di un’infiorescenza. Si definiscono infiorescenza d. quella la cui ramificazione è definita (sinonimo di infiorescenza cimosa), e rizoma d. (o a simpodio), quello che si ramifica in modo definito.