Roberta De Maddi In Mostra A Napoli Dal 6 Al 28 Agosto 2014

Articolo di Rosetta Savelli

Napoli e la napoletanità da sempre hanno affascinato il mondo intero attraverso l’arte, la musica, il cinema, il teatro ed ora anche attraverso la fotografia, come quella interpretata e proposta dalla fotoreporter napoletana Roberta De Maddi che ama la sua Città e la sente vibrare e respirare nei sui mille colori.

Roberta De Maddi percepisce la realtà della sua Città con una tale intensità che sente poi la necessità di fermare e di trattenere, per imprimerla successivamente nella fotografia. Nello specifico Roberta nasce come giornalista, ancora giovanissima all’età di 21 anni, quando inizia a lavorare per il quotidiano Roma con sede a Napoli.

Qui rimasta in attività per tre anni, mentre legata sentimentalmente al quotidiano Roma lo rimasta sempre, grazie anche alla collaborazione e alla solidarietà instaurata con i colleghi. Il quotidiano Roma rappresenta una vera istituzione per la Città di Napoli e di certo non a caso Giovanni Capurro, giornalista e redattore di tale quotidiano, compose i versi della famosissima O Sole mio nel 1898, affidando poi a Eduardo Di Capua la composizione musicale del brano da lui composto. Quasi che fosse un percorso gi tracciato in nome dell’arte e della napoletanità.

Roberta De Maddi ha coltivato da sempre, fin dall’infanzia la passione per la fotografia abbinata alla curiosità di scoprire il mondo e di riproporlo poi ad altri attraverso il suo sguardo, anche se inizialmente si trattava solo di passione e non di intenzione rivolta ad una futura professione. Fin da bambina con i genitori ha viaggiato molto, portando sempre con s una macchina fotografica per trattenere tutte le meravigliose immagini che le apparivano davanti. Contemporaneamente dalla nonna ha ereditato un’autentica vocazione per il giornalismo, infatti proprio la nonna le regalava da leggere i libri di Oriana Fallaci che tanto hanno contribuito a formare e a rinsaldare le sue predisposizioni e capacità.

La passione per la fotografia a livello professionale si risvegliata in lei dopo che un collega, ora anche suo partner sentimentale, le mostrò le foto dei reportage realizzati in Africa e contemporaneamente le insegnò molte tecniche e abilità, sia per la fotografia che per il giornalismo. Il legame con il suo passato un valore forte e radicato in lei e dal suo passato rimangono in una posizione di prioritaria importanza sia gli affetti e sia i luoghi che l’hanno vista crescere.

Oggi all’età di 27 anni vanta già un percorso di spessore, in quanto dopo l’esperienza professionale presso il quotidianoRoma, dove scriveva articoli di cronaca e talvolta di economia, cultura e spettacoli, ha poi iniziato nuove collaborazioni con Il Mattino e attualmente collabora con l’HuffingtonPost, dove oltre a reali foto di cronaca, si occupa anche di reportage di viaggio e street photography. Inoltre cresciuta anche professionalmente, dopo avere frequentato diversi corsi di fotografia e fotogiornalismo e fra questi ha frequentato un corso con uno degli assistenti di Steve Mc Curry, Eolo Perfido. Nel corrente anno 2014, ha anche frequentato un corso come “embedded” giornalista in aree di crisi con il Ministero della Difesa e la Federazione Nazionale della stampa, perché tra i suoi progetti futuri, coltiva anche quello di andare in aree di crisi.

Seppure giovane, Roberta De Maddi conosce il valore dell’impegno e del sacrificio da mettere al servizio della propria passione e della propria professione, al fine di potere raggiungere risultati professionali di qualità. La fotografia le permette di esplicare in pieno il proprio talento artistico. Fotografa per cogliere e trattenere le bellezze che incontra davanti a sé, specialmente quando queste bellezze sono filtrate da uno stato emotivo e creativo che si accentua nel momento dell’estro e dell’ispirazione. Infatti come sostiene lei stessa, il medesimo soggetto nel medesimo istante può essere ripreso in mille modi diversi, condizionato dai diversi stati d’animo di chi sta cogliendo la particolarità di una determinata situazione.Lei stessa offre una piena conferma di ci attraverso la sua personale interpretazione di uno dei simboli pi noti e classici di Napoli che il Vesuvio.

Ha così avuto origine l’idea, in collaborazione con il Comune di Napoli, di raccogliere e di proporre le sue mille visioni e interpretazioni del Vesuvio all’interno di una Mostra che si terrà nel cuore storico della Città, all’interno del complesso monumentale di San Severo al Pendino, in via Duomo 286, dal 6 al 28 agosto 2014. Sarà possibile visitare la Mostra dal lunedì al sabato, aperta per tutta la giornata dalle ore 9.00 alle 19.00 con ingresso libero.Il vernissage della Mostra intitolata I cambi d’abito del Vesuvio nelle foto di Roberta De Maddi si terrà il 7 agosto alle ore 17.

Questa sarà la sua prima Mostra realizzata in collaborazione con il Comune di Napoli. Mentre nello scorso mese di giugno, Roberta aveva partecipato ad una Mostra Collettiva a Milano, vicino al Duomo, presentando una sua fotografia realizzata a Parigi.Nella sua Città a Napoli aveva gi partecipato ad altre Mostre Collettive dove aveva presentato, in tempi e luoghi diversi, sia immagini sull’incendio che aveva colpito la Città della Scienza, gioiello partenopeo e sia altre immagini della Città di Parigi.La prossima Mostra di agosto 2014 sarà la sua prima Mostra individuale.La chiesa di San Severo al Pendino, nel cuore di Napoli, attualmente sconsacrata e utilizzata come spazio espositivo.

Di conseguenza l’ambiente sobrio e scarno offre maggiore visibilità e centralità alle opere esposte.Nella Mostra di agosto si potrà ammirare il Vesuvio raccontato e rivestito di mille luci e sfumature diverse, quasi fosse un’entità di rara bellezza quale in realtà e nell’arte la bellezza viene sempre espressa attraverso la figura femminile.Ecco allora che il Vesuvio diventa una donna di eccezionale bellezza e fattezza ed ogni abito da lei indossato non pu fare altro che esaltare ulteriormente tale avvenenza.

Roberta De Maddi riprende il Vesuvio da varie angolature diverse e in diverse ore del giorno e della notte, iniziando dall’alba, quando intorno tutto e tutti tacciono ancora per concludere a notte fonda quando due innamorati sigillano il loro amore racchiudendolo in un bacio intenso, scambiatosi ai piedi del Vesuvio che silenzioso e maestoso si innalza nello sfondo, quasi a proteggerli dalle insidie altrui. La sua intenzione quella di narrare in questo modo sia i propri luoghi che le proprie emozioni.

Alcuni dei suoi scatti nascono all’improvviso, quando scatta in lei l’ispirazione, mentre altri scatti sono il frutto di ricerca e cura e studio sulle luci nelle varie ore della giornata e sulle diverse angolazioni di ripresa. Ha impiegato cos tempo, dedizione e passione per realizzare le sue fotografie, aspettando con ansia il sorgere del sole o della luna, osservando le nuvole e soprattutto cercando di realizzare e di estrapolare lo stesso stupore che si animava in lei. Come sostiene lei stessa, la fotografia anche attesa e concentrazione, per riuscire ad ottenere validi risultati.Per tutto il mese di agosto 2014 il Vesuvio sarà come il Sole di O Sole mio e non si può rinunciare ad ammirare tale bellezza all’interno del complesso monumentale di San Severo al Pendino, in via Duomo 286, dal 6 al 28 agosto 2014.

 

Rosetta Savelli

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Lamberto Salucco

(Firenze, 1972) – Sono un consulente informatico (ma laureato in Lettere Moderne), mi occupo di marketing (ma solo digitale), social media (ma non tutti), editoria (ma non cartacea), musica (ma detesto il reggae), formazione (ma non scolastica), fake news (ma non sono un giornalista), programmazione (ma solo Python), siti web (ma solo con CMS), sviluppo app (ma solo iOS e Android), bias cognitivi (ma non sono uno psicologo), intelligence informatica (ma solo OSINT), grafica 3D (ma niente CAD), grafica 2D (ma niente Illustrator), Office Automation (ma non mi piace Access).
 

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