Supermegaboy – Ep. 21: “O i baccelli o la vita!?”

Era una notte di fine estate a Firenze City quando l’auto con a bordo i nostri eroi raggiunse il commissariato di polizia, facendosi largo tra i baccelloni alieni che riempivano le strade, e là tsupermegaboy episodio 21 baccellirovarono Cannone e molti altri poliziotti chiusi in un ufficio a mangiarsi panini col lampredotto davanti alla televisione e Supermegaboy chiese cosa diavolo stessero facendo là dentro, ché la città era invasa dai terribili baccelloni verdi dei Deteuroni, ma Cannone tossì catarrosamente, sputò in terra e rispose che erano giustappunto in riunione da qualche ora per decidere il da farsi, e che adesso erano semplicemente in pausa pranzo, ed Ecokid rispose che una pausa pranzo alle nove di mattina gli sembrava un po’ strana e comunque chiese cos’avessero deciso di fare, e Cannone balbettò che c’erano state delle proposte e avevano discusso alcune idee ma insomma ancora non avevano deciso niente di preciso, ehm, ecco, insomma… “E va bene!” sbottò alla fine Cannone pulendosi la bocca con la carta gialla del lampredotto, lui sapeva che la città correva un serio pericolo ma il fatto era che alla televisione stavano dando la ‘maratona Happy Days’ e quindi avevano rimandato ogni decisione al giorno dopo ma poi fissò Ecokid e Blast e chiese a Supermegaboy perché cacchio se ne andasse in giro con un ragazzo mascherato e un cameriere ucraino, ma soprattutto che fine avesse fatto Adalberto Nabucco, ma Supermegaboy rispose che adesso non c’era tempo per le spiegazioni e che se volevano salvare Firenze City e il pianeta Terra dovevano intervenire subito, e così corse fuori seguito da Ecokid e Blast, e Cannone gli urlò dietro che aveva ragione, non avevano tempo da perdere insupermegaboy episodio 21 happy dayschiacchiere, che la situazione era tragica, e che tutto il corpo di polizia l’avrebbe sicuramente appoggiato nelle sue scelte, dovevano solo finire di discutere alcune cosine rimaste in sospeso, poi afferrò un altro panino al lampredotto e chiese a un poliziotto che aveva accanto di chiudere la porta e alzare il volume della televisione ché con questi maledetti condizionatori non si sentiva un cazzo, e intanto Supermegaboy tornò all’automobile e vide là accanto Guendalina Mistery, l’eroina mascherata, che con le lacrime agli occhi gridava “Perché, perché…” e Supermegaboy l’abbracciò e le disse di non preoccuparsi, in qualche modo avrebbero salvato l’umanità, e anche Ecokid e Blast si unirono all’abbraccio, e dopo qualche istante Guendalina disse con voce tremante che Firenze City era sull’orlo del collasso a causa dei baccelli alieni, che le strade erano piene di quei cosi verdi e che la popolazione non poteva muoversi, che dovevano farsi venire subito una buona idea e che quello dei tre che le aveva messo una mano sul culo approfittando della situazione doveva toglierla al più presto altrimenti avrebbe fatto una strage, e fu così che l’abbraccio dei supereroi si sciolse, e Supermegaboy le disse che purtroppo non potevano contare neanche su Adalberto Nabucco, perché il genio informatico aveva avuto un incidente con un barile di ottimo Ronty Wine, a Ronta Village, e adesso dormiva ubriaco fradicio sul sedile posteriore dell’auto, e così si misero a pensare e a supermegaboy episodio 21 pisellogirellare in tondo, finché Blast propose di fare una colata di cemento per ricoprire i baccelloni alieni, ma gli altri risposero che, senza offesa, era proprio un’idea di merda ed Ecokid disse allora che avrebbero potuto far esplodere una bomba al diserbante erbicida sulla città per ucciderli tutti, e gli altri esclamarono che quella sì che era una buona idea ma sarebbe stato pericoloso per la popolazione, e allora tornarono tutti a pensare e a girellare su se stessi, finché lo sguardo di Supermegaboy cadde sul negozio di fiori all’angolo, e fu allora che pensò alla sua Geronima Pepper e alle cose terribili che potevano accaderle, tipo che poteva inciampare in uno di quei baccelloni e slogarsi una caviglia, e a quel pensiero il volto di Supermegaboy si trasformò in una maschera di dolore e corse al negozio per salvarla, e mentre tutti gli urlavano cosa diavolo stesse facendo, Supermegaboy tirò fuori il supermachete e cominciò a farsi largo tra i baccelli che ostruivano l’ingresso, ma una volta entrato si accorse che il negozio era vuoto, e alle sue spalle arrivò Guendalina che gli mise una mano sulla spalla chiedendogli chi stesse cercando, e Supermegaboy diventò rosso e rispose che non cercava nessuno, voleva solo vedere se in quel negozio vendevano delle piantine grasse perché ne voleva mettere alcune sulla finestra del bagno, sempre che fosse riuscito a ritrovare il suo nuovo appartamento, visto che era così anonimo che erano due settimane che gli toccava dormire nel laboratorio segreto, ma Guendalina sorrise e gli disse che a lei non gliela faceva, il suo fiuto da supereroina gli diceva che dietro quello scatto improvviso c’era una ragazza, e mentre le guance di Supermegaboy raggiunsero una tonalità castagno stagionato, arrivarono anche Blast ed Ecokid che cominciarono a ridacchiare e a dargli colpetti di gomito e a fare versi con le sopracciglia e poi a fare delle finte come se volessero colpirlo nel basso ventre e a dire “Ah, attento…” e poi “Ouuu, cos’abbiamo qui?”, finché Supermegaboy urlò che la persona che stava cercando era solo un’amica, nient’altro, e tutti si bloccarono e lo guardarono con sguardo serioso e gli dissero che l’avrebbero aiutato, allora Supermegaboy indicò il sole all’orizzonte e disse che la sopravvivenza di Geronima Pepper e dell’umanità intera dipendeva solo da loro, e fu così che tutti e quattro si lanciarono con foga verso la strada e urlando un barbarico “Yop” fecero un megasalto ricadendo pesantemente sull’auto, fracassando vetri e ammortizzatori, e svegliando di soprassalto Adalberto che chiese cosa diavolo stesse accadendo e se poteva avere un’altra porzione di rosticciana…

つづく

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Lamberto Salucco

(Firenze, 1972) – Sono un consulente informatico (ma laureato in Lettere Moderne), mi occupo di marketing (ma solo digitale), social media (ma non tutti), editoria (ma non cartacea), musica (ma detesto il reggae), formazione (ma non scolastica), fake news (ma non sono un giornalista), programmazione (ma solo Python), siti web (ma solo con CMS), sviluppo app (ma solo iOS e Android), bias cognitivi (ma non sono uno psicologo), intelligence informatica (ma solo OSINT), grafica 3D (ma niente CAD), grafica 2D (ma niente Illustrator), Office Automation (ma non mi piace Access).