Era una notte di metà autunno a Firenze City, quando Gozzallo, ormai libero dalle catene grazie all’intervento di Black Apopi, si muoveva all’interno del Pergola Theatre creando il panico e schiacciando tutto ciò che incontrava, sedili e persone, e poiché non riusciva a trovare un’uscita se la prese con un muro cominciando a tirargli craniate per buttarlo giù, e intanto nel fuggi fuggi generale Brutus Dexter e il sindaco Babonzi uscirono da una porticina segreta scortati da un gruppo di poliziotti e si misero in salvo, al che Black Apopi se ne accorse e urlando ‘Fermi, bastardi, tutto questo è colpa vostra, ve la farò pagare!’ balzò fuori dal suo nascondiglio per cercare di fermarli, ma d’un tratto sentì un suono sordo e poi un forte dolore al braccio, ‘Un proiettile mi ha ferito di striscio…’ urlò la supereroina trovando rifugio dietro a una colonna, e altri proiettili continuarono a colpire le colonne circostanti, e Black Apopi si accorse che alcuni cecchini si erano posizionati sui palchi più alti per cercare di difendere la fuga di Dexter e del sindaco ma anche per colpire Gozzallo, e così cominciarono a far fuoco sulla platea colpendo però non solo il mostro gigante ma anche tutte le persone indifese che cercavano di fuggire, e molti corpi rimasero inermi sui sedili, e anche Gozzallo, colpito ripetutamente dai proiettili, cominciò a perdere molto sangue ed emise il suo terribile verso che frantumò i lampadari di cristallo del teatro facendolo cadere nella semioscurità, finché Gozzallo con una disperata ultima craniata riuscì a buttare giù il muro e a fuggire all’esterno, e fu allora che per le strade si scatenò un putiferio, perché l’enorme mostro, spaventato e ferito, cominciò a scappare nelle strette vie medievali di Firenze City distruggendo e portando via con sé tutto ciò che incontrava, persone e automobili e lampioni, e già in aria si erano alzati gli elicotteri della polizia e si udivano le sirene dei militari, e lungo i viali cominciarono a posizionarsi enormi trincee di filospinato dietro alle quali si muovevano i corpi scelti dell’esercito e i carri armati pronti a colpire,
e che tentavano di far defluire la folla dei cittadini spaventati fuori dal centro, verso la vie periferiche della città, e mentre c’era tutto questa confusione, in una jeep isolata dietro allo schieramento dei militari si trovavano sani e salvi Maramao Babonzi e il magnate Brutus Dexter che davano ordini via radio alle truppe, ‘Potremmo lanciare un’atomica su Repubblica Square, a occhio e croce dovremmo prenderlo!’ esclamò il sindaco, ‘Non dire sciocchezze, così ci darebbero la colpa anche di questo’ rispose Dexter ‘purtroppo tutti si scaglieranno contro di noi, ci incolperanno delle morti e delle distruzioni, perché siamo stati noi a organizzare lo spettacolo e a portare Gozzallo in città’, ‘Oh cavolo, dici davvero? E allora cosa possiamo fare?’ chiese il sindaco disperato, ‘L’unica via d’uscita sarebbe trovare un idiota a cui dare la colpa di tutto questo casino’ rispose Dexter mugugnando ‘un demente a cui addossare pubblicamente quello che sta succedendo, ma non so proprio dove trovarlo uno così…’, e fu proprio in quell’istante che davanti ai loro sguardi stupefatti passarono in veloce sequenza un lama con la bava alla bocca, Supermegaboy zuppo di sudore e l’Arpax tarzanellus in volo con le ali spiegate, ‘Ma guarda se con tutto il casino che abbiamo già in città, si deve vedere un supereroe che si mette a giocare a rimpiattino con gli animali, roba da pazzi…’ sbuffò Babonzi scrollando la testa, ‘Aspetta un istante!’ urlò invece Brutus Dexter indicando Supermegaboy che stava ormai scomparendo alla vista, ‘Forse è proprio di lui che abbiamo bisogno!’ e rivolgendosi ai soldati che si trovavano alle sue spalle ordinò: ‘Acciuffate subito Supermegaboy e portatelo in un luogo sicuro, poi chiamate il mio ufficio stampa, voglio parlare a tutti i giornalisti che si trovano in città, ho una notizia importante da dare…’ e ridacchiò sotto i
baffi, ma Babonzi gli chiese cosa diavolo avesse da ridere ‘Non puoi chiamare i giornalisti, tutti sanno che questo disastro è colpa nostra e si scaglieranno contro di noi, vorranno le nostre teste!’, ‘Non accadrà niente di tutto questo, e lo sai perché?’ chiese Dexter continuando a sogghignare ‘perché non siamo stati noi a fare tutto questo’, ‘Ah no?’ chiese Babonzi sempre più incredulo ‘e allora chi è stato?’, ‘Beh, è stato Supermegaboy naturalmente, insieme a quel suo amico genio informatico… è loro la colpa di tutto questo!’, ‘Ma non è vero, loro si difenderanno dalle accuse’ esclamò Babonzi, ‘E secondo te i giornalisti crederanno a uno che se ne va in giro vestito in maschera o a un magnate dell’editoria proprietario del Florence City Telegraph? Ah, aaaah, aaaaaaahhh…’ e una risata agghiacciante uscì dalla bocca di Dexter che si apriva sempre più e fu così satanica che Babonzi e i militari presenti furono presi dal terrore e si nascosero dentro la jeep, e intanto al negozio di animali Adalberto Nabucco aprì lentamente la porta dell’armadietto in cui si era nascosto, ‘Allora io sto per uscire, c’è qualcuno qua?’, ma stupefatto si accorse che di Supermegaboy non c’era traccia, ‘Uhm, molto strano…’ mugugnò il genio informatico, constatando che insieme all’amico erano spariti anche il lama e l’Arpax tarzanellus, ‘Andiamo fuori a dare un’occhiata’.
つづく