Tonno insuperabile 1981: sette secondi, praticamente un record. Non c’è nulla, niente di niente. Eppure ha fatto storia. Un’idea vincente, solo Dio sa perché. Ma vincente. C’è da dire anche che erano altri tempi, direi un’altra era geologica ma resta comunque un unicum.
Un pescatore coi baffi, berretto e la pipa in bocca (Franco Botto) che ti dice “Centosettanta grammi di bontà… in olio di oliva!”. Fine. Se lo proponessi oggi mi sparerebbero in fronte. Eppure in quella pubblicità semplice, basica, estremamente breve, realizzata con mezzi decisamente artigianali, girata (pare) con una cinepresa 16 mm russa c’è qualcosa di speciale. Poi sai: se te la sparano 1000 volte al giorno per quarant’anni, magari ti resta in testa. No?
Alle spalle del protagonista, a bordo di un famoso peschereccio ligure (il Margherita Luisa, ormai in demolizione dopo lunghe vicissitudini giudiziarie) si vede una persona in costume da bagno e torso nudo. Non si capisce bene se è Botto vestito pesante con 30 gradi all’ombra o è il tizio dietro che è impazzito.
Curiosità: esiste anche una versione precedente a quella definitiva, non sono riuscito a trovare informazioni a riguardo ma devo dire che risulta ancora più artigianale di quella poi diventata famosa. Qui il link.
Franco Botto e il Tonno Insuperabile
Il protagonista dello spot si chiama Franco Botto (credo che sia nato a Moneglia) e quando girarono la pubblicità a Sanata Margherita Ligure nel 1981 lavorava come responsabile tecnico alla Fincantieri di Riva Trigoso, in provincia di Genova. Venne contattato da un amico personale che aveva bisogno di un volto simile al suo per uno spot televisivo.
La versione natalizia
Credo che fosse il Natale del 1985. “Tonno Insuperabile: 170 grammi di bontà, un milione di auguri”.
Blue de Genes – Un clone del Tonno Insuperabile
Ho trovato questo video, caricato nel 2008. Boh, non so cosa aggiungere: “Blue de Genes, cento settanta grammi di jeans, in olio d’oliva”.
Un altro spot di Tonno Insuperabile
Non voglio fare considerazioni avventate ma diciamo che gli è andata parecchio bene con lo spot storico perché dal punto di vista comunicativo non erano proprio delle vette, eh?