Scrivo soltanto due righe per mettere in luce un fatto che ha del vergognoso, del ridicolo, del pazzesco; un gesto compiuto da un perfetto idiota che probabilmente non aveva niente di meglio da fare, o che probabilmente non poteva permettersi una “spesa” così ingente.
Domenica mattina, mentre uscivo di casa con il cane, mi giro verso il portone appena varcato e con grande stupore (passatemi l’eufemismo) mi rendo conto che il fiocco di nascita che avevo appeso per mia figlia non si trovava più al suo posto.
Sicuramente non è stato il vento, seppur molto forte, a sradicarlo dal legno tante erano le puntine che avevo apposto per il suo ancoraggio.
Ebbene, nonostante sia ormai risaputo quanta “stima” io riponga nei confronti del genere umano, questo mi ha lasciato nuovamente sbigottito.
Cosa mai potrai farci? Lo ricicli? Lo regali? Dovrai comunque eliminare nome e peso ricamati per poterlo adattare alle tue esigenze.
Ebbene, sei un pazzo, un idiota, un meschino, un pezzente, un reietto, un rifiuto dell’umanità, un morto di fame, uno stronzo; mi fai così schifo che ritengo di averti già dedicato troppe parole, sacco di letame!
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