In molti avranno sentito parlare del fenomeno sink holes, la maggior parte no; io li ho conosciuti attraverso i documentari ma soltanto su internet si riesce ad apprezzarne la spettacolarità da un lato, ma anche la drammaticità che si cela sull’altra faccia della medaglia.
In termini semplici, i sink holes si formano nel momento in cui acqua infiltrata nel sottosuolo, o proveniente da falde acquifere sotterranee, inizia a sgretolare il terreno lasciando che la parte alla luce del sole divenga a tutti gli effetti una sorta di ponte. Purtroppo questo accade all’insaputa di chi si trovi a percorrerla.
A causa della natura delle rocce e del terreno, in alcune zone il passaggio dell’acqua porta alla totale erosione di quanto di solido ci sia sotto i nostri piedi con il conseguente crollo del terreno. Talvolta non è nemmeno necessario che l’acqua sia effettivamente corrente. Il ristagno porta alla totale liquefazione di determinati tipi di terreno che, conseguentemente, non forniscono più il sostegno a quanto si trovi sulla superficie.
Esempi famosi li potete trovare nelle immagini sottostanti.

Peggiori sono invece i sink holes che si manifestano in zone popolate; ne potete osservare dei drammatici esempi in cui interi palazzi sono stati “risucchiati” da enormi voragini.
Sono, spesso profonde anche svariate decine di metri, prefettamente circolari e verticali.


In alcune zone, purtroppo, il fenomeno è talmente frequente che le compagnie assicurative richiedono una copertura aggiuntiva per i danni derivanti dai sink holes; in determinati casi in cui i danni siano particolarmente gravi e la zona estesa, le compagnie potrebbero anche rifiutare il rimborso per danni a cose o persone.







