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    Sink Holes: il vuoto sotto di noi

    In molti avranno sentito parlare del fenomeno sink holes, la maggior parte no; io li ho conosciuti attraverso i documentari ma soltanto su internet si riesce ad apprezzarne la spettacolarità da un lato, ma anche la drammaticità che si cela sull’altra faccia della medaglia.

    In termini semplici, i sink holes si formano nel momento in cui acqua infiltrata nel sottosuolo, o proveniente da falde acquifere sotterranee, inizia a sgretolare il terreno lasciando che la parte alla luce del sole divenga a tutti gli effetti una sorta di ponte. Purtroppo questo accade all’insaputa di chi si trovi a percorrerla.

    A causa della natura delle rocce e del terreno, in alcune zone il passaggio dell’acqua porta alla totale erosione di quanto di solido ci sia sotto i nostri piedi con il conseguente crollo del terreno. Talvolta non è nemmeno necessario che l’acqua sia effettivamente corrente. Il ristagno porta alla totale liquefazione di determinati tipi di terreno che, conseguentemente, non forniscono più il sostegno a quanto si trovi sulla superficie.

     

    Esempi famosi li potete trovare nelle immagini sottostanti.

     

     

    Peggiori sono invece i sink holes che si manifestano in zone popolate; ne potete osservare dei drammatici esempi in cui interi palazzi sono stati “risucchiati” da enormi voragini.

    Sono, spesso profonde anche svariate decine di metri, prefettamente circolari e verticali.

     

     

     

    In alcune zone, purtroppo, il fenomeno è talmente frequente che le compagnie assicurative richiedono una copertura aggiuntiva per i danni derivanti dai sink holes; in determinati casi in cui i danni siano particolarmente gravi e la zona estesa, le compagnie potrebbero anche rifiutare il rimborso per danni a cose o persone.

     

     

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    Lamberto Salucco - Rebus Multimedia - Firenze

    Lamberto Salucco

    (Firenze, 1972) – Sono un consulente informatico (ma laureato in Lettere Moderne), mi occupo di marketing (ma solo digitale), social media (ma non tutti), editoria (ma non cartacea), musica (ma detesto il reggae), formazione (ma non scolastica), fake news (ma non sono un giornalista), programmazione (ma solo Python), siti web (ma solo con CMS), sviluppo app (ma solo iOS e Android), bias cognitivi (ma non sono uno psicologo), intelligence informatica (ma solo OSINT), grafica 3D (ma niente CAD), grafica 2D (ma niente Illustrator), Office Automation (ma non mi piace Access).