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    Google denunciata per i suggerimenti di ricerca

    I suggerimenti di ricerca? La questione ha dell’incredibile e Google ne è ovviamente al centro; come se ultimamente non ci fosse già stato abbastanza clamore intorno al gigante di Mountain View.

    Di cosa si tratta questa volta? Vediamolo insieme.

    A quanto pare in Giappone esiste qualcuno tanto “sfigato” da vedere il proprio nome associato a suggerimenti di ricerca Google tutt’altro che positivi. Il tizio, di cui per privacy non hanno diffuso il nome, ha pensato di cercarsi sul motore di ricerca; durante la digitazione, pare sia stato associato a fatti non proprio limpidi e puri.

    La questione si è ulteriormente aggravata nel momento in cui qualcuno ha pensato di cercarlo. E, trovandosi davanti agli stessi risultati, ha reagito con un licenziamento in tronco.

    A questo punto il nostro malcapitato ha deciso di intentare una causa contro Google citando l’azienda per violazione della privacy e diffamazione.

    Io però mi pongo alcune domande e mi auguro che magari qualcuno possa aiutarmi a capire:

    1. Violazione della privacy: se io cerco qualcosa con Google, il motore di ricerca mi presenta una serie di risultati in base a quanto trova sul web, tra documenti e pagine. Se il contenuto di un documento deve essere protetto e viene protetto, il motore di ricerca non arriva ad indicizzarlo. Quindi, se mi restituisce determinati risultati ciò significa che le informazioni si trovano “in chiaro”; sul web depositate su chissà quale sito o blog. Ma se così è non è Google a dover essere denunciato ma il detentore della pagina. Nonchè l’autore dell’articolo.
    2. Diffamazione: stesso discorso di quanto appena detto ma con una importante sfumatura. Una denuncia per violazione della privacy la si fa se si visualizzano informazioni che debbono rimanere nascoste, in quanto legate ad un aspetto intimo del “proprietario”. Ma se muovo denuncia per diffamazione significa che ritengo tali affermazioni false e quindi la privacy non c’entra nulla in quanto inventate.

     

    Una situazione come al punto 1 corrisponderebbe al denunciare il messo comunale perchè vi consegna una citazione in tribunale. Oppure, seguendo il punto 2 perchè la citazione è fondata su affermazioni false da parte del citante.

    Ma non era l’ambasciatore a non portare pena?

     

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    Lamberto Salucco - Rebus Multimedia - Firenze

    Lamberto Salucco

    (Firenze, 1972) – Sono un consulente informatico (ma laureato in Lettere Moderne), mi occupo di marketing (ma solo digitale), social media (ma non tutti), editoria (ma non cartacea), musica (ma detesto il reggae), formazione (ma non scolastica), fake news (ma non sono un giornalista), programmazione (ma solo Python), siti web (ma solo con CMS), sviluppo app (ma solo iOS e Android), bias cognitivi (ma non sono uno psicologo), intelligence informatica (ma solo OSINT), grafica 3D (ma niente CAD), grafica 2D (ma niente Illustrator), Office Automation (ma non mi piace Access).