Con questo secondo articolo delle sezione intitolata “I miei complimenti”, vorrei rivolgermi alla categoria del tassisti per un loro comportamento tanto comune quanto sgradevole.
Non intendo fare “di tutta l’erba un fascio”, come consiglia il proverbio. Però devo ammettere che fino ad oggi non ho ancora visto un tassista che si fermi mostrando un briciolo di decenza ed educazione nei confronti di chi si trova, con la propria auto, sulla stessa corsia.
Mi spiego meglio. Strada a senso unico con parcheggi su ambo i lati, spazio per una sola autovettura, senza possibilità di sorpasso. Hotel con due passi carrabili adiacenti all’ingresso in cui potersi fermare per far salire/scendere il cliente.
Il taxi si ferma improvvisamente davanti alla porta dell’albergo, piazza le quattro frecce e “chissenefrega”. Non potete avere idea della quantità di borse, borsette e valigie che i turisti avevano con sé. Con indifferenza nei confronti di chi si è trovato fermo in coda alle 8:05 di mattina, nei pressi di una scuola, l’autista ha iniziato le operazioni di carico mentre il serpente di macchine iniziava ad avere una consistente lunghezza.
Ho percorso la strada fino in fondo, mi sono avvicinato e il tassista stava salendo in macchina: ore 8:09 frastuono assordante di clacson.
Ora: io non voglio essere sempre polemico. Ma la categoria dovrebbe, a mio avviso, smetterla di trincerarsi dietro a un “sto lavorando” tanto insulso quanto inutile dal momento che non sono gli unici a lavorare in macchina; nella stessa città esistono persone che usano il mezzo per andare al lavoro o portare i figli a scuola (o portare i figli a scuola mentre ci si reca al lavoro). A queste persone dà molto fastidio perdere quattro minuti (che per un ingresso a scuola potrebbero essere fondamentali) per colpa di un tassista maleducato.
Tassista che, invece che imboccare il passo carrabile, si è fermato in mezzo alla strada bloccando completamente il traffico.
I miei complimenti!







