Anche quest’anno la crisi sembra farsi sentire maggiormente sotto il periodo natalizio; periodo in cui per tradizione le spese aumentano per fare e farsi i regali di Natale. Ma questa volta c’è chi sostiene che sia il Natale più povero degli ultimi 10 anni: strano perchè anche l’anno scorso avrebbe dovuto esserlo.
Eppure se mi guardo in giro vedo gente affollare i centri commerciali, i negozi di elettronica e di abiti come se fossero esenti dal problema pecuniario. Ma com’è possibile? Al telegiornale ho chiaramente sentito che il prossimo Natale sarà misero; che le persone pensano più al cibo e alle bevande piuttosto che ai regali. Sarà…
Alcuni intervistati hanno dichiarato che quest’anno riusciranno a dedicare allo shopping natalizio circa 600-650 euro e il TG ha interpretato la cifra con un “solo 650 euro”; la cosa mi fa complimentare con i giornalisti che, a quanto pare, riescono a investire nei regali cifre più importanti.
Personalmente ritengo che questo Natale sarà come tutti gli altri, nè più nè meno; che ci sia crisi o no le persone spenderanno per fare regali senza troppe remore e la media sarà sempre la medesima; se io spendo meno dell’anno scorso sicuramente c’è qualcuno che spende di più e mi compensa annullando di fatto la mia “crisi”.
La parola ormai è sulla bocca di tutti e ne viene fatto un uso quasi criminale; alcuni dei sostenitori della presenza di una crisi spesso salgono su vetture molto costose o sfoggiano gadget tecnologici appena usciti sul mercato; eppure sostengono che per tale crisi devono rinunciare a qualcosa.
Probabilmente la vedono in tv o ne sentono parlare dal parrucchiere ed essendo italiani debbono lamentarsi comunque di qualcosa, ma sono convinto che spesso non capiscano nemmeno quel che dicono.
Darei un consiglio a queste persone: meno regali e più cibo per compensare il calo glicemico che inficia le loro capacità di ragionamento.







