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    Un caffè al Goal Bar di Firenze

    Ore 11:40, piazza Beccaria: oggi prendere un caffè col mio amico Filippo al Goal Bar non è stata una cosa facile e nemmeno piacevole.

    Alle 11:40 (!!!) tutti i tavoli sono già apparecchiati per il pranzo e la scelta è o stare in piedi o gli sgabelli al secondo banco.

    Già questa mi pare una cosa poco intelligente ma optiamo per gli sgabelli e prendiamo due caffè.

    Accanto a noi ci sono altri due clienti. Dopo venti minuti una cameriera invita noi e le altre due persone a uscire dal bar perché devono apparecchiare anche lì per il pranzo.

    Nel bar non c’è nessuno, i tavoli apparecchiati sono vuoti.

    Imbarazzante.

    Commentiamo fra noi che ci pare una cosa folle e un’altra cameriera si lamenta del fatto che ci siamo lamentati.

    Caro Goal Bar, impara a lavorare: non mi vedrai mai più.

     

    Edit del 2024

    Anche qui voglio tornare sull’argomento dopo quasi 10 anni perché in genere si cambia idea, le posizioni si ammorbidiscono e ti stupisci del fatto che ti sei arrabbiato per nulla. Ecco, no, un tubo. Rileggo questa cosa e forse dopo tutto questo tempo mi fa ancora più incazzare. Sarà perché sono ulteriormente invecchiato? Sarà perché il personale di quel bar non è mai stato particolarmente simpatico? Non ne ho idea ma sono sicuro che se oggi mi succedesse la stessa situazione mi arrabbierei di nuovo. Io lo capisco che avete tante spese e lo capisco che il margine di guadagno non è molto cresciuto, specialmente in questi ultimi anni. Capisco anche che lavorare al pubblico non dev’essere facile e che magari state solo eseguendo un ordine della direzione. Però io sono un cliente, sto prendendo un caffè in un bar alle 11:40 di mattina e tu mi stai buttando fuori per cercare di beccare un coperto in più a pranzo. Non sei molto furbo, fattelo dire. Nel frattempo la gestione è cambiata, il nome è cambiato, spero che anche il cervello di chi ci lavora sia cambiato.

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    Lamberto Salucco - Rebus Multimedia - Firenze

    Lamberto Salucco

    (Firenze, 1972) – Sono un consulente informatico (ma laureato in Lettere Moderne), mi occupo di marketing (ma solo digitale), social media (ma non tutti), editoria (ma non cartacea), musica (ma detesto il reggae), formazione (ma non scolastica), fake news (ma non sono un giornalista), programmazione (ma solo Python), siti web (ma solo con CMS), sviluppo app (ma solo iOS e Android), bias cognitivi (ma non sono uno psicologo), intelligence informatica (ma solo OSINT), grafica 3D (ma niente CAD), grafica 2D (ma niente Illustrator), Office Automation (ma non mi piace Access).